Infertilità femminile

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INFERTILITA' FEMMINILE

Quali le cause di infertilità femminile e come si scoprono.

Ognuno degli elementi del sistema genitale può essere causa di infertilità:

Ovaie:

Non avviene l’ovulazione (anovulazione): può essere transi­torio e, il più delle volte è possibile rimediare. L’esauri­mento ovarico, invece, non è rimediabile in quanto legato alla mancanza di altri follicoli da maturare.

Nello studio dell’ovulazione possono essere utilizzati, se­condo le indicazione del medico, la misurazione della tempera­tura basale (ormai desueta), il monitoraggio ecografico dell’ovulazione e i dosaggi ormonali.

Aderenze: esiti di infiammazione ed Endometriosi determina­no alterazioni notevoli della superficie di ovaie, tube e pe­ritoneo. In tali condizioni è possibile che gli ovociti pro­dotti dalle ovaie non riescano ad arrivare alle tube.

L’Ecografia eseguita con sonda vaginale e ancor meglio la laparoscopia devono essere utilizzate quando si sospetta l’esistenza di tali patologie.

Tube:

Infiammazioni ed endometriosi possono determinare la chiusu­ra di una od entrambe le tube. Anche se non chiuse le pareti interne delle tube possono essere alterate così che egualmente l’incontro tra spermatozoi ed ovocita non può avvenire.

Il primo esame da eseguire è la isterosalpingografia. E’ un esame semplice che viene effettuato di regola senza anestesia presso un ambulatorio radiologico. Esame analogo è la salpingosonografia per il quale non vengono utilizzati i raggi X ma gli ultrasuoni. Viene eseguita una ecografia durante l’introduzione di un mezzo liquido all’interno dell’utero. Dà una visione della cavità uterina e del passaggio del liquido attraverso le tube.

Qua­lora la situazione non fosse chiara viene utilizzata la lapa­roscopia.

Utero: malformazioni della conformazione dell’utero possono essere più frequentemente cause di aborto che di infertilità. Fibromi che interessano ampia parte della cavità dell’utero, aderenze (sinechie) ed infiammazioni delle pareti della cavità sono tra le cause più frequenti di mancato concepimento.

L’ecografia  e l’isterosalpingografia sono i primi esami da eseguire e, qualora fosse necessario, potrebbero essere segui­ti dalla laparoscopia e isteroscopia.

Spesso l’infertilità è da causa cervicale, ossia da altera­zione del muco prodotto nel collo dell’utero. Il muco cervica­le è necessario come protettore degli spermatozoi dall’acidità della vagina ma ha anche una funzione di filtro tale da per­mettere il passaggio nell’utero solo di spermatozoi ben mobi­li.

La presenza di germi, funghi, Trichomonas  e virus può de­terminare alterazione della qualità del muco cervicale che di­venta “ostile” alla progressione degli spermatozoi.

Nel muco possono essere presenti anticorpi anti-spermatozoo che, legandosi alle varie parti dello spermatozoo, ne determi­nano il rallentamento sino al blocco della progressione. Indi­spensabile è sempre l’esame microscopico del muco cervicale in periodo di ovulazione (circa il 14° g. del ciclo) ed il P.C.T. (Test post coito) che permette di sapere come gli spermatozoi si muovono nel muco cervicale.

In una coppia con liquido seminale valido, la presenza nel muco cervicale di spermatozoi immobili si configura come fattore cervicale.

Aspetti endocrini.

Tutte le funzioni dell’apparato genitale sia maschile che femminile sono dirette dal sistema endocrino ossia da un com­plicato sistema in cui ghiandole immettono nel sangue sostanze che vanno a stimolare organi specifici. Alla base del cervello è posizionata una ghiandola piccola, ma mol­to attiva (ipofisi), che produce, tra l’altro, FSH ed LH in grado di stimolare le ovaie a maturare gli ovociti, ed i te­sticoli a produrre spermatozoi.

Le ovaie stimolate producono estrogeni, progesterone ed in piccola quota androgeni(ormoni maschili).

I testicoli oltre agli spermatozoi producono Testosterone necessario sia alla produzione di spermatozoi validi che all’attività sessuale.

L’ipofisi produce inoltre Prolattina (HPRL), necessaria alla lattazione. Il suo aumento può determinare un blocco dell’at­tività sia del testicolo che dell’ovaio.

Qualora si sospettino cause ormonali vengono eseguiti, in laboratorio, dosaggi degli ormoni interessati con un semplice prelievo di sangue, per gli uomini in qualsiasi giorno mentre per le donne in giorni specifici (3°, 12°, 22° giorno dall’inizio della mestruazione.)

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