Fecondazione assistita

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STERILITA'
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Fecondazione assistita

Fecondazione assistita

Un capitolo a parte meritano le tecniche che facilitano l’incontro tra gli spermatozoi e l’ovocita e per tale motivo definite fecondazione assistita.

 

Inseminazione artificiale

 

Scopo della metodica è aumentare il numero di spermatozoi mobili che arrivano in vicinanza dell’ovocita facendo superare le difficoltà rappresentate dalla distanza e dalla presenza di un muco ostile.

Indicazioni: Insufficienza del muco cervicale, sterilità inspiegata, ipoferti­lità maschile, problemi sessuali che impediscono la deposizio­ne del seme in vagina.

Varie sono le metodiche:

L’ ICI (inseminazione intracervicale) è la più semplice ma ha ragione di essere praticata solo nelle inseminazioni con seme da donatore (Banca del seme) e nelle rare difficoltà a depositare lo sperma in vagina (eiaculazione molto precoce, ipospadia peno-scrotale).

Il liquido seminale, non trattato come per le altre tecni­che, viene deposto in una coppetta che viene appoggiata sul collo dell’utero quando si è certi dell’avvenuta ovulazione.

L’ IUI(Inseminazione intrauterina) è più elaborata ma anche la più utilizzata. Viene eseguita dopo monitoraggio dell’ovu­lazione, al fine di essere certi che ci sia stata produzione di un follicolo, introducendo una piccola quantità (0,4 ml) di seme preparato nell’utero. La preparazione del liquido semina­le viene effettuata in laboratorio (di solito SWIM-UP o PER­COLL) ed è indispensabile al fine di portare in utero solo spermatozoi mobili liberando il seme della parte liquida in cui sono presenti anche germi, spermatozoi immaturi, leucociti e sostanze come la prostaglandine responsabili di dolori ute­rini. Anche se semplice l’IUI può essere eseguita solo in strutture dotate di attrezzature da laboratorio.

Tutte queste tecniche si effettuano ambulatoriamente e pos­sono essere ripetute più volte. E’ opinione di molti che, quando non avvenga una gravidanza dopo 5-6 tentativi (cicli), è molto difficile che possa verificarsi una gravidanza con ta­le metodica per cui è opportuno passare ad altre tecniche di fertilizzazione assistita.

Dal punto di vista pratico, economico e viste le percentuali di gravidanza è meglio optare per la F.I.V. dopo 2-3 I.U.I.

I risultati di queste tecniche dipendono dalle indicazioni e le casistiche dei vari autori risultano difficilmente compara­bili tra loro.

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